Il Fiore di Bach Cherry Plum secondo Julian Barnard
Nora Weeks afferma che fu il primo ad essere individuato (metodo bollitura) e che pochi giorni prima Bach era stato male a causa di una sinusite. Come spesso accade, il disturbo era stato accompagnato da una cefalea forte e persistente. La base del rimedio tuttavia, non era costituita dal trauma fisico, ma dai sentimenti che il medico provò in relazione al dolore: la paura di perdere il controllo e dì uscire di senno. Alla luce della storia clinica del Dr Bach, delle nevralgie e delle sindromi dolorose di cui soffrì costantemente, sembra che di questo caso lo stato emozionale sia l'elemento veramente nuovo.
Non si trattava di un dolore dovuto a uno stato di tensione, ma di una sofferenza mentale reattiva: la sensazione di perdere il controllo della propria mente.
Esaminiamo con attenzione le parole che egli scelse per descrivere Cherry Plum il concetto ci sarà immediatamente chiaro:
Paura che la mente sia iperstimolata, che la ragione abbia un cedimento, di fare cose temibili e spaventose, indesiderate ed evidentemente i sbagliate, eppure c'è l'impulso, il pensiero di farle.
A quali «cose temibili» si riferiva Bach?
Da che cosa si sentiva pur sapendo che era sbagliato?
Da quando nutriva l'impulso e i siero di comportarsi così?
In altre circostanze il medico parlò di impulsi «che ci sopraffanno», «di fare cose che normalmente non si dovrebbero pensare né considerare nemmeno per un attimo».
Fonte: Fiori di Bach Forme e Funzioni
https://www.ilgiardinodeilibri.it/autori/_julian_barnard.php?pn=5473
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