Il Fiore di Bach Centaury secondo la Dott.ssa Marcella Saponaro


Fiore di Bach Centaury 

Sintomi
La stanchezza (segno di sconfitta) resta il sintomo predominante, accompagnato da ipotensione (simbolo di assoluta mancanza di gestione del potere). Con un sistema vulnerabile a qualunque attacco, si crea una forte sensibilità alle malattie, a episodi di febbre, a infezioni frequenti, a un calo generale del sistema immunitario. Se la paziente è una terapeuta, o comunque lavora in campo medico, si sentirà spesso "prosciugata" di energia quando sta a contatto coi pazienti. Un altro sintomo caratteristico è la cistite, simbolo di demarcazione dolorosa del proprio territorio (avete notato cosa fanno i cani quando camminano per strada, per delimitare i propri territori?). E buffo come, a parte tale spiegazione data dalla Nuova Medicina , questo fiore corrisponda proprio nella medicina tradizionale cinese al binario della Vescica (2)! Tra l'altro il meridiano della Vescica si trova nel suo decorso ai due lati della colonna, e questo spiega anche i dolori in quella zona.
Il rimedio Centaury è eccellente in casi di dipendenza da nicotina ("Vorrei smettere ma gli amici mi offrono la sigaretta") e da qualunque altra sostanza. A differenza del Cherry Plum, non è in gioco la tentazione interiore ma quella data dall'ambiente esterno, come anche la necessità di emulare il branco. La sottomissione a una modalità di un certo gruppo sociale fa sentire meno soli e più sicuri.



Strategie terapeutiche
È importante, specie se siamo terapeuti Chicory, Vervain o Vine, non cadere nella tentazione di creare con questa paziente un rapporto di dipendenza. Bisogna incoraggiarla a  stimolandone la consapevolezza e l'autostima. E terapeutico abituarla a una gestione adulta, nella quale la sua opinione sarà sempre di rilievo. L'amore per se  è una cosa importante ed è assolutamente inseparabile da una buona capacità di amare gli altri. Non è la sua generosità a essere messa in discussione, bensì il pericolo di tradire la propria vita e il proprio cammino. E questo a farla stare male: la ribellione profonda del suo Io interiore, del suo progetto-senso-vita che ha bisogno di realizzarsi e non può tollerare l'ingerenza egoista degli altri.
Nella società intrisa di cultura del sacrificio e della colpa, sarà difficile difendere quel sano egoismo che ci permette di essere felici e di realizzare i nostri progetti. Ci sono mille ostacoli e la paziente sarà bravissima a trovarli tutti, ma il vero ostacolo è dentro di lei. Se ne diventa consapevole, riuscirà a ribaltare tutto e cominceranno le sorprese. Per iniziare a volersi bene può bastare poco: non perdersi le ferie attese per fare un favore, regalarsi qualcosa di speciale, permettersi di frequentare un corso cui aveva rinunciato, assumere una baby- sitter e dedicare un pomeriggio alle proprie passioni.

Fonte: Floriterapia al femminile. 
Marcella Saponaro, laureata in Medicina e Chirurgia a Pisa, specialista in ginecologia, agopuntura e medicina psicosomatica, ha studiato e approfondito la floriterapia di Bach e la gemmoterapia. Attualmente, oltre all'attività terapeutica, conduce corsi e seminari di medicina naturale presso l'Università Tor Vergata di Roma, In Scuola di Floriterapia di Riza Psicosomatica, la Lfc Quality Project International e diverse scuole di Naturopatia
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